Centralino telefonico asterisk, ippbx e gateway voip

giovedì, dicembre 2, 2010 19:30
Pubblicato nella categoria voip
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Centralino VoIP Panasonic

Mark Spencer, un ingegnere informatico statunitense che, attorno all’anno 2000, fondò una società che sviluppa schede d’interfaccia fxs e fxo (ovvero adattatori per connettere risorse esterne e interne)  solleticò l’interesse di moltissimi utilizzatori professionali ed appassionati, diffondendone largamente così la conoscenza.

Asterisk è oggi un punto di riferimento nel settore (un sistema operativo specifico per realizzare sistemi telefonici e applicazioni di voce su ip).
La completezza dei suoi contenuti e la sua affidabilità (nulla a che vedere con l’affidabilità della piattaforma hardware ovvero PC, server e affini) lo rendono una piattaforma  software ideale per una vasta gamma di applicazioni.
Viene utilizzato come elemento portante per realizzare soprattutto adattatori/convertitori (detti anche media gateway), ovvero, centralini in grado  di utilizzare sia le linee telefoniche tradizionali sia i canali IP, sistemi Centrex (PBX “virtuali” e centralizzati), applicazioni per la gestione di Call Center ed altro ancora.

E’ tutt’ora utilizzato per creare dei veri e propri sistemi di comunicazione unificata da diversi costruttori sia di IPPBX che di media gateway.

Ovviamente anche Asterisk ha i suoi limiti e predispone comunque alla “costruzione” di sistemi telefonici “fatrti in casa” da parte di informatici o da gruppi di lavoro volenterosi, ma spesso, privi della cultura della telefonia professionale (si basano prevalentemente sulle proprie conoscenze informatiche sviluppando applicazioni specifiche richeiste dal cliente, senza però pianificare un vero progetto che parta dalla base dei servizi telefonici per aziende e alberghi).

Un altro limite dei centralini voip sta nella scarsa predisposizione all’utilizzo di interfacce analogiche quali linee telefoniche esterne, derivati interni, teelfoni bca etc. Oltre questo richeidono semrpe l’esistenza di una buona rete LAN -WAN con la gestione della quality of service (QoS) ed una gestione della sicurezza molto attenta.

Le linee VoIP in Italia sono ancora poco affidabili e di scarsa qualità, non certo epr colpa del provider, più che altro a causa della scarsa qualità della rete.

Le installazioni sono spesso gestite da volenterosi professionisti del settore informatico , alcune volte elettricisti, ma raramente questi sistemi sono gestiti a livello di installazione da aziende dotate dei requisiti di legge, ovvero, impiantisti telefonici abilitati dal Ministero dello Sviluppo economico, che hanno tutti i requisiti di legge epr tutelarsi e per tutelare il cliente utente da qualunque sanzione,  certificando le installazioni così come le norme indicano.

Il nostro mestiere (di telefonisti o teleimpiantisti) ci porta lontano dalla scelta di impianti telefonici VoIP poco conosciuti e distribuiti soprattutto dalla rete informatica o da negozi on line specializzati nel voip (e solo nel voip), perchè amiamo la qualità del prodotto, la formazione ed aziende produttrici che garantiscano la presenza sul territorio e l’assistenza postvendita adeguata alle esigenze delle imprese italiane. L’Italia è ricchissima di micro e piccole imprese che richiedono centralini di modesta capacità ma ricchi di funzioni e capaci di integrare  a basso costo, risorse e perfiferiche di utilità, quali citofoni, sistemi cordless dect, amplificatori cercapersone, audioconferenza, fax etc…

L’investimento per il centralino telefonico è una ” spesa” che deve avere un ROI a breve termine, quindi, il sistema teelfonico non deve creare problemi ed essere molto affidabile, possibilmente avere una vita di almeno 5 anni senza creare disservizi e subire guasti hardware ( i centralino tradizionali o professionali, hanno hardware con vita media di 10 anni con punte di 15 anni di vita, quali Panasonic, Samsung Alcatel, Ericsson, Voismart, Cisco etc).

Ecco perchè la scelta deve cadere su un sistema di marca che non costi troppo poco (proprio come quando si sceglie la frutta al mercato, o i giocattoli epr i nostri figli), perchè anche il costo del prodotto  è  comunque un indicatore.
Deve essere selezionato un prodotto con hardware dedicato, dove per hardware intendiamo “la scatola e la componentistica”. E’ importante valutare anche l’attenzione riposta nella progettazione dello chassis, (spesso un pc o uno scatolotto di plastica o ferro verniciato). Importante sì. La valutazione del livello di attenzione riposto sull’unità centrale determina e indica sicuramente quanto del costo del sistema sia stato  dedicato alla costruzione di un oggetto affidabile e predisposto per durare a lungo, dissipando bene il calore, garantendo schermo ad agesti esterni come campi elettromagnetici e sbalzi di tensione etc. per avere un esempio, Voismart è un’azienda Italiana, che progetta in italia e cstruisce sistemi IP con hardware molto ricercato, di alta qualità, così è nato il mini ISDN o MINI full IP, costituiti da una unità base in alluminio anodizzato che resiste fino a 90° di calore continuo senza perdere un colpo. le versioni da rack 19″ sono costituite d ahardware progettato specificamente per queste applicazioni, senza utilizzare computer o server commerciali. Con questa filosofia operano anche i marchi che da sempre si occupano di telecomunicazioni professionali per le aziende e la pubblica amministrazione da Alcatel Lucent a Mitel, Cisco Avaya Panasonic Samsung AAstra Ericsson etc.

Spesso e volentieri, chi installa centralini asterisk di marca poco nota o di aziende in start up, non consoce e non può consocere perfettamente  il mondo VoIP, la sicurezza, la telefonia professionale (sia pure con le dovute eccezioni).

Affidarsi a professionisti del settore è il primo passo per evitare spiacevoli conseguenze. In fondo, ognuno ha professionalità specifiche ed i tuttologi non dovrebbero  prednersi responsabilità in ogni campo, sia pure in buona fede, mettendo a rischio la stabilità delle soluzioni per comunicare delle imprese. Affidarsi ad aziende con comprovata eperienza (suggeriamo almeno 10 anni per esser certi che conoscano anche e bene la telefonia tradizionale), che abbiano almeno 500 installazioni all’attivo (per aver maturato esperienza nei casi complessi e nelle situazioni di scarsa interoperabilità tra operatori/sistea/periferiche che sono all’ordine del giorno porprio a causa del VoIP).

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